sabato 8 settembre 2012

Le catene monetarie

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

Euro, o non euro, questo è il dilemma:
se sia più nobile nella mente soffrire
i colpi di PIL  e lo spread dell’oltraggiosi mercati
o riprendere la lira contro un mare di euro
e, cambiandoli, porre loro fine. Cambiare, inflazionare…
nient’altro, e con un pò di inflazion dire che poniamo fine
al dolore del Eurozona e ai mille tumulti naturali
di cui è erede lo stival: è una conclusione
da desiderarsi devotamente. Cambiare, inflazionare.
Inflazionare, forse ricominciare.......






Questo è il mio primo post e scherzosamente  ho modificato l' inizio del famoso monologo di Shakespeare . In poche parole la mia opinione è che sicuramente si debba tornare ad una moneta dello stato sovrano (Lira nel caso dell'Italia).
Non sto qui ad elencare i vari motivi per cui la moneta 'comunitaria' ha fallito perchè sono molti e l' analisi è complessa ;questo magari lo faccio in un'altro post.Vorrei piuttosto evidenziare quali sarebbero i vantaggi e analizzare i fantomatici e disastrosi svantaggi spauracchio dei giornali e della classe politica!
A mio vedere il primo vantaggio è la possibilità che offre la svalutazione come mezzo competitivo nei mercati internazionali; questa, nella situazione attuale, è uno dei pochi mezzi per dare un impennata alle esportazioni attualmente stagnanti e poco competitive ;ovviamente al suo utilizzo deve seguire lo sviluppo di altre leve competitivi.....ma questa è altra storia.
Una moneta sovrana, e cioè stampata e immessa nel mercato dallo Stato stesso e non da una S.p.a. come ora avviene (la BCE lo è), permetterebbe di non dovere più degli interessi alla società che emette denaro che, in quanto Società di capitali privati, fa per statuto i suoi unici interessi; a questo proposito vorrei evidenziare che il debito pubblico ha preso corpo una volta avvenuta la privatizzazione della moneta 

Nel breve una forte svalutazione della moneta comporterebbe una corrispettivo taglio del debito pubblico.
Vi sarebbe un recupero del significato che ha la moneta stessa: essa dovrebbe essere una misura del valore dei beni di scambio e non essere un bene di scambio essa stessa; vorrei ricordare come l' economia finanziaria ,che si basa sul principio del valore intrinseco della moneta, abbia creato in questi anni enormi danni anche a causa della difficoltà di stilare regole efficaci per controllare investimenti e manovre su una cosa non materiale ;il discordo è molto complesso ma spero di avere reso l' idea.
Veniamo agli svantaggi.....Si parla molto in questi giorni della possibile e probabile svalutazione della Lira subito dopo la conversione e dell eventuale folle incremento dei prezzi che i giornali, i politici ed alcuni economisti ritengono inevitabile poichè vi sarebbe un forte incremento del costo delle importazioni in particolare del petrolio.Crescerebbe in proporzione il costo dell' energia e di conseguenza dei prodotti....
Faccio qui una mia personale considerazione da uomo della strada e non da economista! ll costo totale dell energia annua utilizzata in Italia può essere individuato con un calcolo per eccesso moltiplicando i kWh consumati in un anno per il costo di un kWh che poniamo a 8 cent di € sul mercato libero (fonte)
Si evince che il costo di un GWh è 8000 € che moltiplicato x 350000 (come da grafico) porta alla cifra di 2,80 miliardi di €.
Teniamo presente che il calcolo è per eccesso e che comunque la componente del costo della materia prima sul costo totale dell energia non è il 100%; in altre parole se il costo della materia prima aumenta per esempio del 30% il costo dell' energia non aumenta in maniera proporzionale.
Ma anche volendo ammettere che tale costo aumenti in maniera proporzionale l' eventuale incremento del costo energia in un anno (supponendo una variazione del 30% sulla materia prima) sarebbe di circa          0.85 miliardi che corrisponde a circa il 0,05% del PIL nazionale (1837 miliardi).
Volendo fare lo stesso ragionamento per il totale delle importazioni , che è stato inferiore ai  400 mld nel 2011(fonte) , scopriamo che un eventuale incidenza sul PIL è al massimo del 6,5%. Evidenzio anche qui che le materie prime e cioè quelle ritenute eventualmente responsabili nel breve di un eventuale forte incremento dei prezzi non coprono comunque la totalità delle importazioni!
E' ovvio che il discorso sarebbe molto più complesso ed io ho semplificato facendo una proporzione col PIL che è comunque collegato con i prezzi.Vedi link 
Stiamo quindi parlando ,a conti fatti di una probabile inflazione del 3-4% !!!!!!!!!
A confutare le mie osservazioni c è la storia recente .Infatti nel periodo 1999-2001 l'Euro perse circa il 30% di valore rispetto ad dollaro come si può vedere dal grafico.Eppure è noto a tutti che l inflazione non seguì lo stesso andamento!

Andando a ritroso si ebbe uno scenario analogo quando nel 1992 la Lira dovette subire una svalutazione di che arrivò anche al 40% nei confronti delle monete più forti.(fonte).L'inflazione in quell'anno e in quelli successivi restò perfettamente in linea con quella dei precedenti!
Quindi cosa ci teniamo a fare una moneta che in questo momento ci sta procurando solo dei problemi?